Si dice che le cose improvvisate sono le migliori, no? In un certo senso è quello che è capitato nel mio viaggio in solitaria alla scoperta del sud del Portogallo, nella regione dell’Algarve. Tra visite culturali nelle città più storiche della costa sud, incontri con persone con centinaia di viaggi alle spalle e… un’inaspettata attività di skydiving che mi ha permesso di toccare letteralmente il cielo con un dito.
Ho pianificato questo viaggio per scoprire da vicino il Portogallo, con l’obiettivo di vedere tutto il possibile di questo Paese, provare le attività più richieste, trovare i camping e parlare con l’ufficio che noleggia i camper.
Ci sono riuscito? Beh più o meno.
Il mio viaggio parte a Lisbona dove ho conosciuto una futura collaboratrice di Wild Soul: lei è italiana e fa la guida turistica in Portogallo da 2 anni. Mi è piaciuta! Coordinerà alcuni dei vostri viaggi e sarà la guida per le giornate nella capitale portoghese.
Lisbona è molto facile da girare, con un efficiente sistema di trasporti; ho fatto una breve visita della città, per dirigermi poi verso sud!
Tutto quello che mi ero proposto di vedere si è rivelata una bellissima conferma. In questo viaggio ho scoperto anche dei luoghi che non sono riportati da nessuna parte, e vanno assolutamente visitati!
Il secondo giorno ero a Vila Nova de Milfontes, una cittadina dove in alta stagione di sicuro non si soffre la fame; ci sono più ristoranti che persone!
Il camping di qui però non riserva i posti in anticipo; dovrò trovare un’alternativa.
Riparto, e dopo 1 km vedo due ragazzi più o meno della mia età, che stanno facendo l’autostop: io son da solo e ho la macchina vuota; accosto per sentire dove vanno. Cercano un passaggio verso Faro, a 200 km più o meno. Io vado verso sud gli dico, ma non a Faro. Salgono e rimaniamo che ad un certo punto li lascerò per cercare un altro passaggio.
Parlando scopro che lui ha una storia pazzesca di viaggi, ma questo sarà l’argomento del prossimo articolo…!
Arrivo al capo della costa Vicentina, dove assisto ad un tramonto che tutti descrivono come meraviglioso. E sì, confermo che è pazzesco!
Il giorno dopo riparto da Lagos, alla ricerca di un camping, e passo davanti a quello che sembrava un aeroporto per aerei acrobatici, ma scopro con sorpresa che è uno skydiving.
Per intenderci quell’attività dove i pazzi si buttano dagli aerei, con uno zaino con dentro un pezzo di tessuto… “beh magari tra i ragazzi che verranno con me nel viaggio di gruppo in Portogallo qualcuno lo vorrà fare” mi dico, e allora entro a chiedere info e costi.
Mi spiegano tutto per filo e per segno, io gli spiego che sono qui solo per vedere, ma la receptionist mi fa: “if you are a wild soul you should try” (se sei un’anima selvaggia devi provarlo).
Un po’ riluttante accetto, in effetti non voglio proporre nei miei viaggi qualcosa che io stesso non farei, ma “fammi fare quello da 15 secondi in caduta libera e basta” le dico, e lei mi consiglia il minuto intero… vabbè se devo farla sta cosa tanto vale, tanto 3000 metri o 5000 poco cambia, mi dico.
Mi fanno guardare il video con le posizioni per partenza e atterraggio, mi danno la tuta e l’aggancio ed esco a guardare chi c’è prima di me. Ci sono anche due ragazze, una tedesca ed una finlandese, che voleranno subito prima di me.
Strabuzzano gli occhi quando dico che sono qui per caso, loro ci hanno pensato un po’ prima di prenotare.
Eccoci qui, è il momento, saliamo sul trabiccolo ad elica che ci porterà su a 5000 m, mi chiedono come va, io me la sto facendo sotto da quando le ruote si sono staccate da terra.
Ad un certo punto eccoci, aprono il portellone. Ci sono alcuni fan che si butteranno da soli, poi io con il mio istruttore e il ragazzo che mi farà il video. Ma sono proprio sicuro? “Io ora gli dico che non voglio più buttarmi, non ce la posso fare” penso, e lui inizia a spingermi in avanti: è il mio turno, ormai è tardi per tornare indietro.
Mi mette la testa in alto, in modo che io non guardi giù, ma ovviamente io la abbasso (come si fa a non guardare?). Lui la rimette dove deve stare e ci lancia dall’aereo… AAAAAAHHH!!!
Il primo momento è terrificante, poi è un volo bellissimo, non mi aspettavo una sensazione così. Si vede un panorama pazzesco da qui e il minuto passa in un batter d’occhio.
L’istruttore apre il paracadute e con uno strattone ci fermiamo a mezz’aria; ora si scende più lentamente, ma ogni tanto lui vira e mi sento come sulle montagne russe.
In 5 minuti si arriva a terra, sollevo le gambe, come mi è stato spiegato e appoggiamo il bottom a terra, con le gambe molli, l’adrenalina a 1000 che mi fa parlare un inglese ancora più maccheronico del solito.
È stata un’esperienza stupenda, credo che tutto sommato vada provata almeno una volta nella vita, soprattutto se siete delle… anime selvagge!