Il cuore della giungla della Costa Rica nasconde uno dei miti più affascinanti e controversi, del quale ancora oggi si parla: stiamo parlando della leggenda dei Chupacabra, creature misteriose che hanno spaventato generazioni di portoricani.
Entriamo nel vivo di una storia che è stata animata dal folklore di questo Stato del Centro America ma che in poco tempo si è rapidamente diffusa soprattutto nei paesi di cultura ispanica. Partiamo alla scoperta del Chupacabra.
La leggenda del Chupacabra – letteralmente il mostro “succhia-capre” – ha origini tutto sommato recenti e affonda le sue radici in misteriosi avvistamenti avvenuti a partire dal marzo 1995 e segnalazioni di animali da cortile trovati dissanguati.
Queste creature misteriose sono state descritte in diversi modi: secondo alcuni testimoni il Chupacabra è un essere bipede con una cresta di aculei che corre lungo tutto il corpo, faccia senza naso e orecchie ed occhi rossi e allungati. Secondo altri invece assomiglia più ad un incrocio tra un vampiro e un dinosauro. Altri ancora lo descrivono come un canide senza peli.
Insomma, nonostante le descrizioni dissimili, sembrano essere molti gli avvistamenti di questa misteriosa e spaventosa creatura; soprattutto in seguito al ritrovamento di capre, galline, conigli e altri animali da fattoria con strane ferite sul torace e completamente prive di sangue, come se qualche animale lo avesse succhiato via.
Di Dick Langer – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=90296390
Negli ultimi decenni, numerosi avvistamenti dei Chupacabra sono stati riportati nell’area della Costa Rica e non solo! La leggenda e soprattutto la paura per questa creatura si sono diffuse tanto da arrivare in Messico, Nicaragua, Cile, Florida e anche in Texas.
La prima, e più dettagliata, descrizione arrivò a settembre 1995. A metà agosto Madelyne Tolentino, casalinga della città di Canovanas, vide per la prima volta uno strano bipede. Lo descrisse così: sottili arti anteriori e posteriori, dotato di grandi occhi rossi, privo di naso e orecchie, con una cresta di spine sulla schiena.
Da qui gli avvistamenti iniziarono a farsi sempre più frequenti nelle aree dell’America Latina, sino a sbarcare negli USA.
Nel 2005 e nel 2007, in Texas, la svolta: vengono ritrovati morti due esemplari di quello che si sosteneva essere il Chupacabra. L’animale aveva però un aspetto diverso da come descritto fino a quel momento: somigliava a un canide senza peli, un incrocio con un canguro o un ratto.
Quella che sembrava essere una leggenda inizia ad essere messa in discussione dagli esperti.
Nonostante le numerose testimonianze e le storie che circondano i Chupacabra, le analisi dei dna sui reperti e le dichiarazioni degli scienziati hanno spento l’hype (e soprattutto i business!) nati attorno a questo mito.
La risposta degli scienziati è che si tratti banalmente di esemplari di animali selvatici comuni, come cani randagi o coyote, che possono apparire in modi strani o alterati a causa della scabbia.
Che sia verità o solo leggenda, quella dei Chupacabra è una storia che continua a stimolare la curiosità di viaggiatori e appassionati di enigmi in tutto il mondo. Se sei un avventuriero, la giungla della Costa Rica potrebbe offrirti l’opportunità di vivere un’esperienza unica e coinvolgente.